Adesso ed ora

Dicembre 15, 2024
Dicembre 15, 2024 Alberto Moretti

Adesso ed ora

MP3 e altre storie

Si consiglia, durante la lettura dell’articolo, l’ascolto della canzone “ONE” degli U2, che fu la prima canzone che convertii in formato digitale mp3.

ti lascio il link per lo Spoty, buon ascolto.

Storia

Era il 2003, il 28 aprile per la precisione. Nasceva l’iTunes Store, il primo “negozio” digitale di musica online con una particolarità unica, ma di questo ne parleremo tra un attimo. È importante ricordare che proprio in quel periodo, gli anni erano dominati dall’MP3, il formato audio compresso.

Oltre alla proliferazione di vendite di masterizzatori CD e poi DVD (cose che le nuove generazioni quasi non sanno cosa siano, un masterizzatore…). Da un CD di un qualsiasi artista, era possibile convertire le tracce audio in questi formati più piccoli e compressi, riducendo la grandezza delle stesse di dieci volte. Una volta creato il file, era possibile ascoltarlo dal proprio PC o dai primi lettori MP3.

Esistevano già i lettori CD portatili, ma erano soggetti ai colpi o vibrazioni, interrompendo la musica o facendola “saltare” come accadeva con i vecchi giradischi, facendo muovere la puntina, non più in acciaio, diamante o zaffiro, ma con un laser. Nacquero quindi i primi riproduttori di file MP3, con memorie flash al loro interno, la prima era di soli 32 MB, più o meno lo spazio necessario per metterci l’ultimo disco degli U2 o di Vasco.

Ma non erano solo anni di sviluppo tecnico e informatico, erano gli anni di Steve Jobs. Richiamato in Apple l’8 luglio del 1997, divenne il CEO dell’azienda e apportò la sua visione degli oggetti digitali, prima restaurando un’azienda da lui creata 15 anni prima e dalla quale fu invitato ad andarsene nel 1984.

Ma torniamo agli MP3. Ecco che dalla mente di quell’uomo, nasce l’idea di creare il lettore MP3 perfetto, quello di Apple. Il 23 ottobre del 2001 uscì il primo iPod, dotato di uno spazio in quel momento quasi impossibile, capace di contenere 1000 canzoni e di garantire 10 ore di autonomia. E il tutto in un oggetto compatto dotato di un grande display. Microsoft non stette certo a guardare, in quei giorni la sfida tra le due era feroce e continua. Ma a perdere fu proprio Microsoft, che cercando di inseguire il competitor, generò più fallimenti che vittorie, arrancando e cercando di copiare i rivali di Cupertino. Ma questa è già un’altra storia.

Itunes

Fu però la nascita di iTunes, il software in grado di sincronizzare l’iPod di Apple, a rivoluzionare il mondo della musica. Seduto davanti alle principali major discografiche, Steve Jobs reinventò l’economia della musica e diede inizio alla rivoluzione. In realtà, Steve portò alla luce quello che già tutti sapevano: i dischi uscivano con una velocità dettata dalle case discografiche, con la conseguenza di avere solo due o tre hit per ogni disco e le restanti tracce… canzoni minori.

Ecco l’intuizione quindi: vendere le singole canzoni in formato digitale, scaricabili da internet, che ormai prendeva sempre più spazio nella nostra realtà quotidiana, arrivando pian piano direttamente nelle nostre mani, seguendo proprio l’evoluzione dell’iPod. Negli anni poi, nacquero piattaforme nuove, come Spotify, che iniziarono a offrire agli utenti un vasto catalogo di musica ascoltabile in abbonamento. Ecco la svolta: pagare un tot al mese per avere un servizio praticamente infinito. L’economia ne prese immediatamente esempio e da questo concetto, la vendita del singolo pezzo (musicale) o di un abbonamento dedicato, cambiò il nostro modo di vivere, unito alla parola ON DEMAND, SU RICHIESTA. Netflix, Disney Plus, Sky, tutti servizi che oggi troviamo in streaming, pronti e disponibili alla visione, alla consultazione. Ma di questi servizi in abbonamento, ormai siamo pieni, soprattutto nel mondo dell’informatica. E tutto grazie a una singola canzone.

"Il Digitale è invisibile agli occhi, non si vede bene che con un buon monitor"

Autore Conosciuto, ma omesso

Morale:

La storia dell’iTunes Store e dell’iPod ci insegna che l’innovazione tecnologica può trasformare radicalmente interi settori, come quello della musica. La capacità di vedere oltre l’orizzonte, di intuire le potenzialità di nuove tecnologie e di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, è ciò che guida il progresso. La crescita dell’informatica è alimentata da queste intuizioni e dalla volontà di migliorare continuamente, rendendo la tecnologia sempre più accessibile e integrata nella nostra vita quotidiana. In definitiva, ogni grande rivoluzione tecnologica parte da una piccola idea che, se coltivata con visione e determinazione, può cambiare il mondo.

In conclusione, un uomo con la musica nel cuore e un’idea in testa, un giorno, ci ha permesso di poter scaricare musica al costo di un caffè, comprandola e archiviandola, oppure, di accedere ad un archivio, che per questioni di tempo, sarebbe impossibile ascoltare dall’inizio alla fine. Il Tempo rimane quindi, il nostro primo compagno di viaggio. Fatelo ascoltando buona musica, quella che vi fa alzare ancora i peli sulle braccia. Informatica è anche saper emozionare. La musica, in questo caso, è il miglior matrimonio a cui abbia assistito.

Ci sentiamo, nè?

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